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Giovan Francesco Barbieri detto Il Guercino - L'angelo custode


Un angelo dal fisico imponente domina la composizione. Dispiega le proprie grandi ali e avvolge in un abbraccio il bambino. Il fanciullo, inginocchiato in preghiera, è totalmente affidato alla protezione del suo benefattore. I due volti, diafani e dolcissimi, rapiti in uno sguardo estatico, quasi si identificano l'uno con l'altro. La protezione divina - invocata per intercessione dell'angelo - cade dall'alto e squarcia le nubi, sotto forma di luce dorata, inserita in un cielo crepuscolare che anticipa le prime ore della notte. L'opera, profusa di delicatezza, mostra un orientamento verso il classicismo di Guido Reni, cui il Guercino si approcciò nel corso della sua carriera.