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Claudio Strinati - La morte di Marat di Jacques Louis David


In questa puntata di Dialogues, raccontare l’Arte, Claudio Strinati parla di un capolavoro di fine settecento, La morte di Marat, anche noto come "Marat assassinato", realizzato nel 1793 e conservato nel Museo Reale delle Belle Arti del Belgio di Bruxelles. Jean-Paul Marat era un uomo politico e giornalista francese, nato nel 1743 a Baudry, in Svizzera. Dopo aver esercitato per un periodo la professione medica, si interessò alla rivoluzione francese, scoppiata nel 1789; nel settembre dello stesso anno fondò inoltre il giornale L’Ami du peuple (L'amico del popolo), con il quale ribadì le proprie posizioni radicali. Divenuto presidente del Club dei Giacobini, Marat in questi anni pubblicò articoli profondi e sferzanti, imbevuti di un fanatismo sanguinario, con i quali incitò il popolo francese a ribellarsi contro i girondini dominanti. Gli esiti di questa lotta si ebbero il 7 giugno 1793, quando la Convenzione (alla quale Marat fu eletto nel 1792) epurò ventitré girondini, portando alla formazione di un potente governo giacobino. Nello stesso anno Charlotte Corday, una giovane donna di Caen (noto centro girondino), si recò a Parigi con l'obiettivo di uccidere Marat. L'assassinio di un giornalista, una delle voci più ascoltate dal popolo, fu un crimine che oltre a far vacillare le forze rivoluzionarie colpì in modo particolarmente intenso David, amico di Marat. Profondamente coinvolto sul piano emotivo, il Maestro decise di accettare l'incarico fornitogli dalla Convenzione di raffigurare la morte di Marat in un quadro che rendesse omaggio al martire della Rivoluzione. Buona visione!