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El Greco. Un pittore visionario, bizantino, italiano e spagnolo


È nato a Creta, si è formato tra Venezia e Roma, ma ha lavorato per 37 anni in Spagna, a Toledo: sembra un artista dei giorni nostri, invece è Doménikos Theotókpoulos, detto El Greco, pittore vissuto tra il 1541 e il 1614, con uno stile talmente personale, visionario e originale, da sfuggire a qualsiasi classificazione. Dopo una formazione bizantina, tramite le icone, ha mantenuto un perpetuo dialogo con la sua epoca e i grandi artisti che ha potuto conoscere: debitore di Michelangelo per le anatomie dei corpi, ma soprattutto di Tiziano, Tintoretto, Veronese, e i Bassano per la pittura tonale, di Correggio per la grazia, e Parmigianino e gli altri manieristi per le distorsioni, gli allungamenti e le sperimentazioni stilistiche. Ha lavorato a lungo a Toledo per una committenza non elitaria che richiedeva dipinti devozionali in linea con i dettami della controriforma. È un pittore straordinario che influenzerà moltissimi artisti delle avanguardie, a partire da Cézanne, Picasso, gli espressionisti, Kandinsky, Bacon, per citarne alcuni. Raffaella Arpiani ce lo presenta commentando le opere esposte a Milano nel 2023, nella mostra che dedicata al maestro.