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Olivuccio da Ciccarello nella Pinacoteca Civica Francesco Podesti


Ad Ancona, la sala che accoglie il visitatore al piano nobile di Palazzo Bosdari è dedicata all’artista quattrocentesco Olivuccio di Ciccarello. Il pittore è stato un caposcuola della pittura tardogotica nelle Marche e ad Ancona, dove aveva una attiva bottega. Qui si può ammirare la Dormitio Virginis che raffigura il duplice episodio della morte della Vergine e del transito della sua anima nel mondo divino: la Vergine, al centro della composizione distesa sul cataletto funebre, è circondata dagli apostoli, due dei quali, di spalle, le baciano le mani. Un terzo, all’estremità inferiore del letto, le bacia i piedi, mentre gli altri eseguono i riti della liturgia funebre. In alto al centro, attorniato da angeli e arcangeli, compare invece Cristo che sostiene la piccola anima della Vergine tra le sue braccia. In basso sulla sinistra si può notare un gruppo di personaggi accecato e punito per aver tentato di rovesciare il corpo della Vergine. Sulla destra è invece raffigurata la donatrice vestita a lutto o in abito religioso, insieme a un piccolo stemma di fattura tardo cinquecentesca, raffigurante gli emblemi delle famiglie anconetane Galli e Cavalli. Nella sala è esposta anche la tavola dedicata alla Circoncisione, originariamente parte di un trittico, un frammento di affresco raffigurante l’Incoronazione della Vergine o la Santa Caterina d’Alessandria per la presenza della palma del martirio, e una terza tavola con la Madonna dell’Umiltà e angeli. Quest’ultima composizione si rifà ad un modello iconografico largamente diffuso nelle Marche nella seconda metà del Trecento con l’introduzione della cupola ogivale tracciata dal susseguirsi delle ali degli angeli che attorniano la figura della Madonna con il Bambino.