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Vita Augustini - Gli affreschi del chiostro della Trinità a Viterbo


Nel 1605 il cavaliere viterbese Giacomo Nini, illustre signore e capitano del Comune di Viterbo, venne sepolto nella cappella di famiglia all'interno della chiesa della Santissima Trinità. Nel suo testamento lasciò al convento agostiniano della Santissima Trinità duecento scudi “in dipingendo claustrum vita Sancti Augustini”. Il lavoro venne affidato al pittore romano Marzio Ganassini che lo portò a termine in sei mesi da maggio a ottobre del 1606. Per la grandiosa opera ad affresco il pittore si avvalse del contributo di diversi aiutanti. È inoltre certo che un religioso agostiniano abbia ispirato il progetto figurativo nel suo insieme. Il tutto è raccontato da Padre Giuseppe Scalella, sacerdote e studioso dell'Ordine agostiniano.