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Glorificazione di Maria di Beato Angelico


La Glorificazione della Vergine è un Paradiso in miniatura. Il mondo terreno è lontano nell’arte di Giovanni da Fiesole, frate domenicano diventato poi Beato Angelico. Come una mistica visione: su di un cielo d’oro appaiano Cristo e la Vergine circondati da un coro di Santi e Beati. Nelle ultime file le schiere di angeli musicanti, con le piccole trombe sollevate in aria, aiutano ad esaltare la profondità prospettica del dipinto. Lo sguardo dello spettatore sembra qui dilatarsi oltre la superficie piatta di una tavola medioevale, scavandosi una nicchia verso un nuovo spazio scenico. Lo sguardo ci arriva con un ventaglio di raggi dorati, dentro uno spettro di luce divina. L’opera, databile tra 1434 e il 1435, è raccontata da Veruska Filipperi, assistente delle Gallerie degli Uffizi.