Pompeo Batoni - Ritratto di gentiluomo in giacca rossa
Uno dei maggiori ritrattisti del Settecento in Europa, autentico anello di congiunzione tra la tradizione della “grande pittura” accademica e l’avvento dell’Illuminismo è Pompeo Batoni. Figlio di un affermato orafo, apprese le prime nozioni di disegno nella bottega del padre e mostrò subito di preferire alla pratica dell’oreficeria lo studio dei colori e della pittura. Batoni propone un nuovo atteggiamento verso l’opera d’arte. La ricerca del bello, che si può ottenere attraverso un severo studio sui modelli figurativi e un’applicazione costante. Nei suoi ritratti prevale la qualità del disegno, la chiarezza e l’equilibrio, portando la scomparsa dell’esuberanza della ritrattistica barocca e del colorismo, diventando l’immagine stessa della aristocrazia europea all’epoca dell’Illuminismo. L’attività di ritrattista occuperà molto della sua vita, soppiantando la produzione di soggetti religiosi e mitologici. Elaborerà la nuova tipologia del ritratto per giovani stranieri di passaggio a Roma in occasione del Grand Tour. Inserendo nel quadro busti, statue, architetture classiche e rovine con valore emblematico o sfondi con la campagna romana alle spalle del personaggio spesso in posa classicheggiante. Batoni risponde con successo all’entusiasmo per l’antico e al gusto archeologico alimentato dagli scavi che in quel periodo prendono avvio.