Artesplorazioni - I Nazareni
Nei primi anni del XIX secolo, alcuni giovani pittori tedeschi, allievi dell’Accademia di Vienna, insofferenti alle regole fin troppo rigide e ferree che vigevano al suo interno, entrarono in contrasto con l’Accademia stessa, creando una delle prime vere ‘secessioni’ della storia dell’arte. I loro nomi erano Overbeck, Pforr, Vogel, Hottinger, Sutter e Wintergerst, ed erano tutti poco più che ventenni. Da quel 10 luglio 1809, essi scelsero di denominarsi “i Confratelli di San Luca” - in onore al santo che la leggenda volle pittore e patrono delle corporazioni di artisti nel Medioevo - e si chiusero in uno sdegnoso isolamento, con la ferma volontà di far rinascere l’arte tedesca, recuperando a ritroso la spirituale purezza artistica degli antichi, da Giotto a Pinturicchio, da Durer al sommo Raffaello, divino pittore di Madonne. Soggetto della loro arte sarebbe stato il mondo religioso e le storie bibliche, e il punto di riferimento non solo artistico, ma anche morale, divenne il frate pittore Beato Angelico. Nel giugno del 1810, quattro di questi artisti partirono alla volta di Roma, non per un puro e semplice pellegrinaggio, ma alla ricerca di una patria spirituale dove intraprendere il cammino della loro nuova arte.
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