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Gerrit van Honthorst - Gianni Papi per Treccani


Gerrit van Honthorst, detto Gherardo dalle notti, in quanto si distinse nel dipingere quasi esclusivamente oggetti illuminati da candela, imitò Caravaggio «traendone solo il meglio, la carnagione, le vivezze, le grandi masse di luce e di ombra; ma volle essere esatto ne’ contorni, scelto nelle forme, grazioso nelle mosse, e degno di rappresentar con decoro anche le sacre storie» [Luigi Lanzi]. Honthorst divenuto in poco tempo un grande protagonista, dipinse tele per gli altari di importanti chiese romane e genovesi. Apprezzato anche da prestigiosi collezionisti, come il marchese Vincenzo Giustiniani e il Granduca di Toscana Cosimo II, rimase in Italia per un decennio circa dal 1610 al 1620, per poi tornare nella natia Utrecht. Ce ne parla, in quato video firmato Treccani - lo storico dell’arte Gianni Papi.