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Venere disarma Amore, Orazio Samacchini - Museo di Palazzo d'Arco, Mantova


Il tema, ampiamente rappresentato nel corso del Cinquecento e desunto da uno degli 'Scherzi d'amore' scritti da Odoardo Fialetti, è un appello all'assopimento degli eccessi amorosi, un tema casto, in contrasto con la sensuale nudità della Venere che rifiuta di cedere alle suppliche d'Amore rivendicando invano la freccia che ella gli ha sottratto. L'immagine è concepita con una elegante e classica sensibilità ed evoca i modelli del primo Rinascimento, le influenze di Giorgio Vasari e Parmigianino, del manierismo romano e del Veronese, sottolineando la molteplice cultura dell'artista. Caratteri, questi, che conducono alla cultura bolognese degli ultimi decenni, al suo manierismo problematico e in un momento di poco precedente all'evoluzione dei Carracci e in modo particolare di Ludovico. Ce ne parla Elena Piazza, del Museo di Palazzo d'Arco.