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I sette contro Tebe - Eschilo - Gli Immortali


Tebe, antica città greca un tempo governata dal re Edipo, dopo che egli fu scacciato per le empietà commesse, sia pure inconsapevolmente, uccidendo il padre e sposando la propria madre, è adesso sotto il regno del figlio di lui, Eteocle, che ha però scacciato il fratello usurpandone il trono. Polinice, bandito dalla città è però di ritorno con un esercito e un gruppo di altri sei valorosi guerrieri di Argo, intenzionato a riprendersi il trono con la forza. Un tremendo destino incombe come una maledizione sulle teste dei due fratelli, e il Fato ha deciso che una delle sette porte di Tebe sarà il teatro del sanguinoso duello fra i due figli dell'incestuoso Edipo. I sette contro Tebe è il titolo di una tragedia di Eschilo, rappresentata per la prima volta ad Atene alle Grandi Dionisie del 467 a.C., cinque anni dopo i Persiani. La tragedia è allegoria della civiltà, quella greca, della colpa che si contrappone alla civiltà del peccato, che sorgerà in seguito, con l'avvento del Cristianesimo.