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I Coretti e le architetture illusorie di Giotto nell’arco della Cappella degli Scrovegni


L’arco di trionfo della Cappella degli Scrovegni, punto di passaggio tra gli ambienti della navata che compongono l’edificio, è utilizzato da Giotto come diaframma, fisico e spirituale, per rappresentarvi alcune raffigurazioni dalla forte valenza spaziale e simbolica. I Coretti, da porre in relazione all’insieme delle altre scene dipinte sull’arco, non avrebbero una funzione esclusivamente scenografica, ma si inserirebbero nello sviluppo simbolico del celebre ciclo affrescato.