Nicolas Poussin e i Pastori d'Arcadia
Dopo anni ed anni di studi e di ricerca, tra lo stile dei manieristi francesi e quindi quello immortale dei più grandi artisti rinascimentali, quali Leonardo e Raffaello, Poussin raggiunse il successo intorno al 1625 con la rapida successione dei suoi dipinti più famosi quali la "Strage degli innocenti", il "Trionfo di Flora", la "Morte di Germanico" e il "Martirio di Sant'Erasmo". Tuttavia Il suo capolavoro in assoluto sarà un altro dipinto, quale "I Pastori di Arcadia" che vide la luce nel 1640. Splendido nella plasticità dei soggetti rappresentati e nei delicati giochi di luce, il dipinto affascina ed intriga anche, se non soprattutto, per un particolare tutt’altro che artistico, quello cioè della presenza di una frase latina scritta sull’arca raffigurata nel dipinto: Et in Arcadia Ego. In effetti c’è chi si chiede se il dipinto valga di per sé, o proprio per via di questa enigmatica frase nei riguardi della quale sono quasi quattrocento anni che ci s’interroga. Cosa sta a significare Et In Arcadia Ego? La spiegazione ci viene fornita da Bruno Rosati, nella sua indagine sui segreti delle opere più famose.