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La Carta Catalana - La mappa di un mondo sognato


La Carta Catalana è una delle mappe antiche più celebri e preziose custodite all'interno della Biblioteca Estense Universitaria ed è famosa anche per la sua forma circolare, che la rende ancora più speciale rispetto a tutte le altre mappe storiche. Fa parte di quei mappamondi ‘complessi’, prodotti soprattutto tra XIV e XV secolo che mostrano il passaggio dalla rappresentazione del mondo imperniata di valori religiosi, tipica del Medioevo, a una rappresentazione più ‘scientifica’, che si diffonde dal XV secolo in Europa grazie alla riscoperta dell'opera di Tolomeo. La carta catalana integra tecniche di rappresentazione tipiche delle carte nautiche, con le informazioni derivate dai viaggi di esplorazione verso le isole dell'Atlantico e lungo la costa dell'Africa. All'interno dei continenti sono rappresentate numerose decorazioni e didascalie che si ispirano alle narrazioni della Bibbia, a storie della tradizione popolare e a racconti di viaggiatori, tra cui le notizie riportate da Marco Polo. La mappa fu probabilmente prodotta dalla scuola cartografica catalana, circa a metà del XV secolo, in considerazione del fatto che rappresenta anche la penisola di Capo Verde e il Capo Roxo, sulla costa occidentale dell'Africa tra Senegal e Guinea-Bissau, zone esplorate dai portoghesi dopo il 1450. Viene raccontata dalla storica dell’arte Martina Bagnoli, già direttrice delle Gallerie Estensi di Modena.