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I Tarocchi Brambilla di Bonifacio Bembo


Le quarantotto carte conosciute come I Tarocchi Brambilla sono un insieme incompleto, in quanto il mazzo originario era costituito da sessantotto pezzi, di cui ventun trionfi, un matto e quattordici carte. Il mazzo prende il nome dall'ultimo proprietario che lo vendette allo Stato. Altri due mazzi di tarocchi, anch’essi incompleti, sono presenti in altre collezioni. Per analogia stilistica con la nota ancona dei Santi Grisante e Daria - ora divisa fra il museo di Cremona e quello di Denver - tutti e tre i mazzi sono stati attribuiti a Bonifacio Bembo, databili tra il 1442 e il 1451 circa. L'origine cremonese di questo particolare tipo di carte è documentata da una serie di notizie archivistiche che confermano il particolare interesse che la corte dei Visconti e successivamente degli Sforza ebbe per questo gioco. Questa incursione nel Gabinetto dei disegni e delle stampe della Pinacoteca di Brera di Milano, ci permette di scoprire i Tarocchi Brambilla, grazie alla guida di Letizia Lodi, responsabile del Gabinetto.