La Venere di Botticelli della Galleria Sabauda


La storica dell'arte Annamaria Bava e la restauratrice Tiziana Sandri ci presentano un dipinto importante delle nostre collezioni: la Venere di Sandro Botticelli. Acquistata nel 1920 da Riccardo Gualino e da lui donata nel 1930 alla Galleria Sabauda di Torino, l'opera fu dipinta nel momento di massima attività della bottega del maestro fiorentino, alla fine del XV secolo. Vera e propria opera simbolica dei Musei Reali, Venere è ritratta nuda, a figura intera, su uno sfondo scuro mentre con le mani e i lunghi capelli cerca, con pudore, di coprirsi. Rimanda alla Nascita di Venere degli Uffizi ma si tratta, più probabilmente, di un'opera autonoma. Nel 2019, la Venere della Collezione Gualino è stato oggetto di un'approfondita campagna di indagini diagnostiche condotte da Thierry Radelet, coadiuvato dal laboratorio di restauro dei Musei Reali. In anteprima, ecco i tratti del disegno di Botticelli che evidenziano i dubbi nel trovare la giusta posizione delle mani, dei piedi, nella definizione degli arti e l’incredibile freschezza della linea che rimarca l’ovale e i particolari del volto.