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Una giornata particolare - La violenza su Artemisia Gentileschi


Questo video della serie Una giornata particolare è dedicato alla pittrice Artemisia Gentileschi, una donna che si è ribellata alla violenza subita, portando il proprio carnefice in tribunale. Il giornalista Aldo Cazzullo ripercorre i momenti salienti che hanno cambiato per sempre la vita della pittrice, grazie a documenti originali del processo che vide coinvolti la pittrice e Agostino Tassi, il suo violentatore, e che oggi sono custoditi all’Archivio di Stato di Roma. Queste preziose carte ci racconteranno anche quale era la Roma di inizio ‘600 e quali erano i pittori che vi lavoravano, primo tra tutti Michelangelo Merisi, Caravaggio. Il più famoso quadro di Artemisia Gentileschi, “Giuditta e Oloferne” del 1612, è stato dipinto in un periodo in cui per le donne non era così semplice istruirsi, condurre una vita sociale autonoma, affermare la propria personalità. Artemisia fu tra le prime a firmare i quadri che dipingeva: una novità così grande che non esisteva un nome per chiamarla, per definirla, e la chiamarono pittora, o pittoressa. Ma quel quadro, “Giuditta e Oloferne”, è anche la chiave per comprendere quell’episodio che ha segnato la vita di Artemisia: lo stupro che lei ha subito, nel maggio 1611, da parte di Agostino Tassi, pittore e amico di suo padre Orazio Gentileschi.