Niccolò di Liberatore detto l’Alunno e Pietro di Mazzaforte - Polittico di Cagli
Il polittico fu commissionato per il monastero di San Francesco a Cagli, dove rimase fino alle soppressioni napoleoniche. Le tavole, acquisite dalla Pinacoteca di Brera nel 1811, furono tagliate e separate in singoli pannelli tra il 1813 e il 1822, per essere ricomposte nel 1925 in una cornice di imitazione; le cuspidi raffiguranti San Michele e San Geronzio furono vendute nel 1832 a Filippo Benucci e attualmente non se ne conosce l’ubicazione. La provenienza francescana spiega il prevalere di santi di questo ordine. La divisione in scomparti è arcaica; ma il linguaggio figurativo del pittore, aggiornato sulle novità rinascimentali, è moderno. La Vergine siede su un trono rinascimentale che avanza verso lo spettatore; a essa fa eco l’esile Cristo che cammina su un pavimento di nuvole in prospettiva. I dettagli naturalistici hanno lo scopo di rendere più viva e toccante l’immagine sacra. La narrazione dell’opera è affidata a Rosi Gradante, ai servizi della didattica e cultura della Pinacoteca.
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