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La derisione e l'impossibile confisca del sorriso. Il Cristo deriso di Orazio Gentileschi


Nel 2021, in occasione della sua prima esposizione al pubblico, nella Chiesa di San Carlo Borromeo a Lugano, Fabiola Giancotti, con la lettura di Gualtiero Scola, ha raccontato l’opera in questo documentario. Nel dipinto inedito, datato 1596, Gentileschi si attiene alla descrizione dei Vangeli: Gesù, coperto con un manto rosso scarlatto è in un cortile seduto su una sorta di pedana, dove è aggredito da uno sgherro con un bastone nodoso che gli preme con forza la corona di spine sulla testa. Al contempo, un secondo aguzzino in ginocchio e in finta adorazione, gli mette in mano una canna di bambù come scettro improvvisato.